Percorso | CAMMINO DELLE CHIESE CAMPESTRI - Itinerario 7: Sant'Angelo del Pesco - Castel del Giudice |
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Regione | MOLISE (IS) - ITALIA |
Punto di partenza | COMUNE DI CASTEL DEL GIUDICE - COMUNE DI SANT'ANGELO DEL PESCO |
Difficoltà | T Turistico |
Lunghezza | 4,43 km |
Tempo di percorrenza | 1h 20' |
Dislivello | DISLIVELLO SALITA 200 m - DISLIVELLO DISCESA 200 m |
Quota Massima | 842 m |
Descrizione del percorso
La settima tappa del Cammino è un percorso comodo caratterizzato da leggeri saliscendi lungo una rotta parallela al corso del fiume Sangro, che segna la linea di confine tra Molise e Abruzzo a poche centinaia di metri più a valle. I primi due chilometri del percorso seguono la strada principale di collegamento con la vicina Castel del Giudice. Tuttavia, una volta lasciato l’asfalto alle spalle, l’itinerario si addentra in luoghi isolati, immergendosi in una natura incontaminata circondata da piccole coltivazioni di vario genere. Tra queste, si possono ammirare scenografiche distese di meleti, che donano un’atmosfera pittoresca e suggestiva al paesaggio. Circa a metà del percorso, in una posizione soprelevata, si incontra una piccola e scenografica chiesa campestre, il Santuario della Madonna in Saletta. Questo luogo di culto offre una pausa benvenuta lungo il cammino, invitando i camminatori a godersi un momento di tranquillità e riposo. L’atmosfera di pace che avvolge il luogo è l’occasione ideale per ricaricare le energie e immergersi nella spiritualità e nella bellezza dei dintorni. Durante il tragitto, la vista si apre su piacevoli panorami che abbracciano le montagne, colline e piccoli borghi arroccati. La bellezza e la serenità della natura incontaminata accompagnano i viandanti lungo il cammino, offrendo una esperienza di profonda connessione con l’ambiente circostante. La tappa, sebbene comoda e priva di difficoltà significative, offre l’opportunità di apprezzare la tranquillità e la bellezza della campagna.
Informazioni utili
Equipaggiamento e consigli pratici
EQUIPAGGIAMENTO
Per ottimizzare il vostro equipaggiamento, leggete attentamente le informazioni relative al percorso da affrontare e le previsioni climatiche e metereologiche. Questa potrebbe essere una lista dell’equipaggiamento base: zaino adatto alle esigenze reali – Almeno 1L di acqua (2 nei mesi caldi/bevanda calda in inverno) – Cartina escursionistica – guida – occhiali da sole – coltellino multifunzione – torcia frontale – carica batteria smartphone – powerbank – macchina fotografica – repellente per insetti – kit di primo soccorso – giacca antipioggia – sacchetto ermetico per gli oggetti di valore e indumenti da tenere asciutti in caso di pioggia – sacchetto per i rifiuti – pomata antinfiammatoria – medicine personali.
Portate qualche alimento leggero e nutriente come frutta secca, barrette di cioccolata, caramelle, miele (spuntino energetico). Munitevi anticipatamente del pranzo o assicuratevi di passare per un centro abitato nel caso abbiate bisogno di rifornimenti. Portate i bastoncini da trekking che assistono nella spinta in salita e aiutano nella stabilità su sentieri impervi. La presenza di corsi d’acqua e percorsi boscosi, rende alcuni sentieri impervi e molto fangosi in caso di forti piogge. In questo caso sono indispensabili scarpe da trekking alte e impermeabili, insieme a calze di buona qualità (traspiranti) che non vanno mai sottovalutate! Nel vostro abbigliamento non dovranno mancare: Giacca a vento/impermeabile; Cappello; Guanti per le basse temperature.
CONSIGLI & COMPORTAMENTO
Anche se può apparire superfluo, ricordiamo la necessità di tenere un comportamento corretto e rispettoso nei confronti degli altri e verso l’ambiente, ognuno dia il proprio contributo riportando con se ciò che danneggerebbe l’ambiente. Il cammino è percorribile tutto l’anno, ma naturalmente la primavera e l’autunno offrono le migliori condizioni meteorologiche e paesaggistiche. Per molti tratti elevati, vanno evitati i periodi di grosse nevicate invernali e nel periodo estivo più caldo va calcolato bene l’approvvigionamento idrico e i tempi di percorrenza per muoversi nelle ore più miti e fermarsi nelle ore di caldo più intenso. Il cammino è ben segnalato con bandierine di conforto e frecce segnavia.
Non danneggiamo le piante, ricordiamoci che percorriamo ambienti protetti e da proteggere. Non accendiamo fuochi. Teniamo i cani al guinzaglio o con pettorina, obbligatorio nelle aree protette. Non abbandoniamo rifiuti. Preveniamo ogni rischio d’incendio. Teniamo conto anche che alcuni sentieri possono risultare impegnativi in caso di condizioni meteo sfavorevoli. Seguiamo sempre i sentieri ufficiali e nel dubbio torniamo indietro fino all’ultimo segnavia indicato. In Molise il campeggio libero è vietato in determinate zone, quindi, vanno utilizzate le strutture che possono ospitare.
Classificazione CAI dei Percorsi
Classificazione del Club Alpino Italiano dei percorsi in base alla difficoltà in ambito escursionistico e cicloescurzionistico
AMBITO ESCURSIONISTICO
T = Turistico
CARATTERISTICHE
Percorsi su carrarecce, mulattiere o evidenti sentieri che non pongono incertezze o problemi di orientamento, con modeste pendenze e dislivelli contenuti.
ABILITA’ E COMPETENZE
Richiedono conoscenze escursionistiche di base e preparazione fisica alla camminata.
ATTREZZATURE
Sono comunque richiesti adeguato abbigliamento e calzature adatte.
E = Escursionistico
CARATTERISTICHE
Percorsi che rappresentano la maggior parte degli itinerari escursionistici, quindi tra i più vari per ambienti naturali. Si svolgono su mulattiere, sentieri e talvolta tracce; su terreno diverso per contesto geomorfologico e vegetazionale (es. pascoli, sottobosco, detriti, pietraie). Sono generalmente segnalati e possono presentare tratti ripidi. Si possono incontrare facili passaggi su roccia, non esposti, che necessitano l’utilizzo delle mani per l’equilibrio. Eventuali punti esposti sono in genere protetti. Possono attraversare zone pianeggianti o poco inclinate su neve residua.
ABILITA’ E COMPETENZE
Richiedono senso di orientamento ed esperienza escursionistica e adeguato allenamento.
ATTREZZATURE
È richiesto idoneo equipaggiamento con particolare riguardo alle calzature.
EE= Escursionisti esperti
CARATTERISTICHE
Percorsi quasi sempre segnalati che richiedono capacità di muoversi lungo sentieri e tracce su terreno impervio e/o infido (pendii ripidi e/o scivolosi di erba, roccette o detriti sassosi), spesso instabile e sconnesso. Possono presentare tratti esposti, traversi, cenge o tratti rocciosi con lievi difficoltà tecniche e/o attrezzati, mentre sono escluse le ferrate propriamente dette. Si sviluppano su pendenze medio‐alte. Può essere necessario l’attraversamento di tratti su neve, mentre sono esclusi tutti i percorsi su ghiacciaio.
ABILITA’ E COMPETENZE
Necessitano di ottima esperienza escursionistica, capacità di orientamento, conoscenza delle caratteristiche dell’ambiente montano, passo sicuro e assenza di vertigini, capacità valutative e decisionali nonché di preparazione fisica adeguata.
ATTREZZATURE
Richiedono equipaggiamento e attrezzatura adeguati all’itinerario programmato.
EEA = Escursionisti esperti con attrezzature
Per ferrata si intende un itinerario i cui tratti su roccia sono appositamente attrezzati con strutture metalliche: cavi, catene, scale, pediglie e staffe, che ne facilitano e consentono la progressione. Prevedono l’uso dei dispositivi di protezione individuali certificati secondo le normative vigenti (imbragatura, kit da ferrata e casco) e una adeguata preparazione tecnica. Sono segnalate alla partenza da apposita tabella e rispettano precisi criteri costruttivi e normativi.
Punti di interesse
Chiesa della Madonna in Saletta
Il piccolo santuario in stile romanico rurale si trova sul tratturello Castel Del Giudice-Sprondasino-Pescolanciano. Costruito probabilmente durante il periodo rinascimentale,sotto la dominazione della famiglia Caldora, fu distrutto interamente durante la Seconda Guerra Mondiale e rifondato e ricostruito nel 1950. Sull’altare maggiore si trova una tela, di cui non si conosce l’autore (anche se la tradizione popolare la attribuisce addirittura a San Luca) realizzata tra il XV e il XVI e raffigurante una Madonna con Bambino posizionata su una roccia, probabile rimando alla leggenda legata alla fondazione del luogo. Due sono le ipotesi riguardanti la fondazione e la dedicazione del luogo: la prima è da ricondursi all’antica iscrizione rinvenuta nel sito che recita ‘Salectu Ubi Ex Antiquitus Ficta Fuit Columna Marmorea’, facendo supporre che la chiesa sia stata costruita dove un tempo sorgeva una colonna di marmo.
La seconda ipotesi, fondata sulla tradizione popolare, è legata anche la distruzione del paese, un tempo posizionato proprio dove oggi sorge il laghetto ‘Saletta’, a pochi passi dalla chiesetta. La tradizione vuole che la Vergine, apparsa in paese come una fanciulla con bambino, tentò invano di ricevere ospitalità presso gli abitanti di Castel Del Giudice, intenti nelle operazioni di mietitura del grano. Non essendo accolta, il paese sarebbe stato colpito dal castigo divino in forma di inondazione. La Vergine si sarebbe seduta su una roccia, diventata morbida, e sarebbe stata insidiata dal demonio sotto forma di serpente. La pietra porterebbe ancora i segni di questa storia. La Madonna avrebbe proseguito poi il suo cammino fermandosi proprio dove oggi sorge il santuario. Attorno al santuario sono stati rinvenuti i resti di abitazioni, forse di un sito monastico e di resti umani di fedeli che hanno deciso di essere sepolti nel luogo di grande devozione. Sempre la tradizione popolare tramanda del tentato furto della tela ad opera dei vicini abitanti di Capracotta e del ritorno miracoloso della stessa nella chiesetta.
Chiesa della Madonna del Carmine
La chiesa di Sant’Angelo del Pesco dedicata alla Madonna del Carmine è posizionata alla fine della schiera di case poste ai lati di Via Madonna e nei pressi del viale che conduce al cimitero. Di costruzione settecentesca, svolse originariamente anche funzione cimiteriale. Divenne nel 1848 sede della Confraternita del Carmine che da allora la amministra.
Nel 1863 un incendio causato da un fulmine provocò ingenti danni alla chiesa distruggendo l’immagine della Madonna del Carmine. La Confraternita commissionò allora all’artista pugliese Biagio Molinaro la realizzazione di un nuovo dipinto. L’artista, attivo a Roma e a Napoli, realizzò la pregevole tela raffigurando, la Beata Vergine del Carmelo, a Sant’Angelo venerata anche come Madonna Assunta, nell’atto di porgere lo scapolare a San Carlo Borromeo, affiancato da San Francesco di Sales. La cittadinanza si è attivata di recente per procedere al restauro del prezioso dipinto a cui i santangiolesi sono molto affezionati. La chiesa, in particolare, rappresentò un rifugio per la cittadinanza durante il secondo conflitto bellico e al termine di quest’ultimo, da cui il paese uscì completamente distrutto.
Mappa 3D
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Sant’Angelo del Pesco – Castel del Giudice
(km 4,43)
Itinerario 7
Partenza: Sant’Angelo del Pesco
Arrivo: Castel del Giudice
Distanza: 4,43 chilometri
Tempo di percorrenza: 1h 20′
Difficoltà: Turistico
Dislivello: +200 -200
65% asfalto – 35% sterrate
Ciclabilità: Si – presenza di brevi tratti con forte pendenza
Periodo Consigliato: Primavera, estate, autunno
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Si segnala che i percorsi possono prevedere dei tratti in compresenza di traffico veicolare.
Fotografie
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I8: Castel del Giudice – Capracotta
I9: Poggio Sannita – Castelverrino
I10: Castelverrino – Agnone
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