Il Cammino Delle Chiese Campestri

Poggio Sannita

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Poggio Sannita

Poggio Sannita, in splendida posizione paesaggistica che affaccia sulle ampie vallate del Verrino e del Trigno, è l’antica “Caccavone” denominazione che il comune ha conservato sino al 1921. Distesa su un crinale , testimonianze storiche del luogo sono il Palazzo Ducale e la chiesa parrocchiale di Santa Vittoria, antichissima e bellissima nella sua posizione sopraelevata sul resto dell’abitato, cui si congiunge attraverso un sottopassaggio in pietra.

 

Chiesa Sant'Emidio

Poggio Sannita è intimo e fiorito, come un prezioso giardino segreto. La roccia, qui, è viva, affiorante. Ascolta il vento che si infila tra i vicoli, guarda gli usci delle case, accarezza i fiori spontanei. Il paese è aperto al paesaggio. Gli scorci inaspettati e i diversi punti panoramici esaltano gli oltre 700 mt di altitudine del paese.
Quasi monumentale la chiesa parrocchiale di Santa Vittoria, ancorata sulla viva roccia e sopraelevata grazie ad un suggestivo sottopassaggio voltato in pietra, l’antica Porta Castello, che invita a inoltrarsi nel cuore del centro storico. All’interno, il bellissimo organo settecentesco realizzato e donato dalla famiglia D’Onofrio, storici organari di Poggio Sannita, attivi in Molise e Abruzzo già a partire dal XV secolo. Prezioso il reliquiario di S. Prospero, patrono di Poggio. Dai piani alti del palazzo Ducale, edificato alla fine del XV secolo, si gode una magnifica vista sulla valle del Verrino. Le piazzette, i terrazzini e i vicoli sono decorati con piante fiorite e, grazie alla felice intuizione di due signore del paese, con coloratissimi pupazzi di stoffa chiamati Babaci, che interpretano antichi mestieri e scene di vita quotidiana.
Salendo in paese la vista spazia su bellissimi oliveti che, da secoli, alimentano una piccola ma interessante produzione locale. Testimone del passato è l’antico frantoio Iacovone, un frantoio storico musealizzato, nella parte più antica del paese, la cui visita è assolutamente da non perdere (solo su prenotazione). Per la sua tradizione olivicola, Poggio Sannita è membro dell’Associazione Nazionale Città dell’Olio.

Curiosità: il nome originario di Poggio Sannita era Caccavone. Il caccavo era un pentolone in metallo, piuttosto profondo e con imboccatura svasata, utilizzato tradizionalmente per la coagulazione del latte in formaggio o del siero in ricotta. Ritenendolo un nome di umile origine e soggetto a facili ironie, il Consiglio Comunale approvò il nuovo nome del paese con una delibera del 1921, successivamente recepita da un Regio decreto.

Poggio Sannita

PROVINCIA:  Isernia

NUMERO ABITANTI:  571

ALTITUDINE:  705 m  s.l.m.

 Sito Web di Poggio Sannita

Il “Cammino delle Chiese Campestri” è un percorso outdoor di circa 90 chilometri che collega 9 centri storici e 15 piccole chiese sparse nel territorio di Agnone, Belmonte del Sannio, Capracotta, Castel del Giudice, Castelverrino, Civitanova del Sannio, Pescopennataro, Poggio Sannita e Sant’Angelo del Pesco.

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