Il Cammino Delle Chiese Campestri
PercorsoCAMMINO DELLE CHIESE CAMPESTRI - Itinerario 2: Poggio Sannita - Belmonte del Sannio
Regioneregione MOLISE (IS) - ITALIA
Punto di partenzapunto di partenza COMUNE DI POGGIO SANNITA - COMUNE DI BELMONTE DEL SANNIO
Difficoltàdifficoltà T Turistico
Lunghezzalunghezza 8,59 km
Tempo di percorrenzatempo di percorrenza 2h 00'
Dislivellodislivello DISLIVELLO SALITA +450 m - DISLIVELLO DISCESA -300 m
Quota Massimaquota 875 m
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Descrizione del percorso

Rispettivamente affacciati sui Torrenti Verrino e Sente, Poggio Sannita e Belmonte del Sannio sono collegati da questo tranquillo tracciato che ci porta a visitare la piccola frazione Villa Canale di Agnone e la caratteristica borgata delle Masseria Belladonna. Il percorso non presenta alcuna difficoltà, il fondo è misto con qualche breve passaggio di tracciati oramai dimenticati. Il TratturelloCastel del Giudice-Pescolanciano verrà percorso per un brevissimo tratto, poi svolteremo in direzione Villa Canale. Questa piccolissima frazione è il luogo ideale per una breve sosta rilassante dove restare affascinati dal panorama e dalla quiete del posto. Il cammino riprende tornando, per un breve tratto, sui nostri passi fino a raggiungere Fonte Minaldo, lasciamo l’asfalto e attraversiamo di nuovo il Tratturello per dirigerci verso l’altra valle, quella del Torrente Sente. Impercettibilmente l’atmosfera sembra cambiare, così come anche la vegetazione, subito incontriamo le Masserie Belladonna incastonate e nascoste all’ombra di “Pietra Corva” sul Monte Villanelle, unico ostacolo che separa la nostra vista dal fine tappa. Superato l’ultimo dislivello su di una mulattiera di arenaria e ginestre e magicamente siamo alle porte di Belmonte del Sannio.

Chiesa Madonna delle Grazie

Informazioni utili

Equipaggiamento e consigli pratici

EQUIPAGGIAMENTO

Per ottimizzare il vostro equipaggiamento, leggete attentamente le informazioni relative al percorso da affrontare e le previsioni climatiche e metereologiche. Questa potrebbe essere una lista dell’equipaggiamento base: zaino adatto alle esigenze realiAlmeno 1L di acqua (2 nei mesi caldi/bevanda calda in inverno) – Cartina escursionisticaguidaocchiali da solecoltellino multifunzionetorcia frontale – carica batteria smartphone – powerbank – macchina fotografica – repellente per insettikit di primo soccorsogiacca antipioggia – sacchetto ermetico per gli oggetti di valore e indumenti da tenere asciutti in caso di pioggiasacchetto per i rifiutipomata antinfiammatoriamedicine personali.

Portate qualche alimento leggero e nutriente come frutta secca, barrette di cioccolata, caramelle, miele (spuntino energetico). Munitevi anticipatamente del pranzo o assicuratevi di passare per un centro abitato nel caso abbiate bisogno di rifornimenti. Portate i bastoncini da trekking che assistono nella spinta in salita e aiutano nella stabilità su sentieri impervi. La presenza di corsi d’acqua e percorsi boscosi, rende alcuni sentieri impervi e molto fangosi in caso di forti piogge. In questo caso sono indispensabili scarpe da trekking alte e impermeabili, insieme a calze di buona qualità (traspiranti) che non vanno mai sottovalutate! Nel vostro abbigliamento non dovranno mancare: Giacca a vento/impermeabile; Cappello; Guanti per le basse temperature.

CONSIGLI & COMPORTAMENTO

Anche se può apparire superfluo, ricordiamo la necessità di tenere un comportamento corretto e rispettoso nei confronti degli altri e verso l’ambiente, ognuno dia il proprio contributo riportando con se ciò che danneggerebbe l’ambiente. Il cammino è percorribile tutto l’anno, ma naturalmente la primavera e l’autunno offrono le migliori condizioni meteorologiche e paesaggistiche. Per molti tratti elevati, vanno evitati i periodi di grosse nevicate invernali e nel periodo estivo più caldo va calcolato bene l’approvvigionamento idrico e i tempi di percorrenza per muoversi nelle ore più miti e fermarsi nelle ore di caldo più intenso. Il cammino è ben segnalato con bandierine di conforto e frecce segnavia.

Non danneggiamo le piante, ricordiamoci che percorriamo ambienti protetti e da proteggere. Non accendiamo fuochi. Teniamo i cani al guinzaglio o con pettorina, obbligatorio nelle aree protette. Non abbandoniamo rifiuti. Preveniamo ogni rischio d’incendio. Teniamo conto anche che alcuni sentieri possono risultare impegnativi in caso di condizioni meteo sfavorevoli. Seguiamo sempre i sentieri ufficiali e nel dubbio torniamo indietro fino all’ultimo segnavia indicato. In Molise il campeggio libero è vietato in determinate zone, quindi, vanno utilizzate le strutture che possono ospitare.

Classificazione CAI dei Percorsi

Classificazione del Club Alpino Italiano dei percorsi in base alla difficoltà in ambito escursionistico e cicloescurzionistico

AMBITO ESCURSIONISTICO

T = Turistico

CARATTERISTICHE
Percorsi su carrarecce, mulattiere o evidenti sentieri che non pongono incertezze o problemi di orientamento, con modeste pendenze e dislivelli contenuti.
ABILITA’ E COMPETENZE
Richiedono conoscenze escursionistiche di base e preparazione fisica alla camminata.
ATTREZZATURE
Sono comunque richiesti adeguato abbigliamento e calzature adatte.

E = Escursionistico

CARATTERISTICHE
Percorsi che rappresentano la maggior parte degli itinerari escursionistici, quindi tra i più vari per ambienti naturali. Si svolgono su mulattiere, sentieri e talvolta tracce; su terreno diverso per contesto geomorfologico e vegetazionale (es. pascoli, sottobosco, detriti, pietraie). Sono generalmente segnalati e possono presentare tratti ripidi. Si possono incontrare facili passaggi su roccia, non esposti, che necessitano l’utilizzo delle mani per l’equilibrio. Eventuali punti esposti sono in genere protetti. Possono attraversare zone pianeggianti o poco inclinate su neve residua.
ABILITA’ E COMPETENZE
Richiedono senso di orientamento ed esperienza escursionistica e adeguato allenamento.
ATTREZZATURE
È richiesto idoneo equipaggiamento con particolare riguardo alle calzature.

EE= Escursionisti esperti

CARATTERISTICHE
Percorsi quasi sempre segnalati che richiedono capacità di muoversi lungo sentieri e tracce su terreno impervio e/o infido (pendii ripidi e/o scivolosi di erba, roccette o detriti sassosi), spesso instabile e sconnesso. Possono presentare tratti esposti, traversi, cenge o tratti rocciosi con lievi difficoltà tecniche e/o attrezzati, mentre sono escluse le ferrate propriamente dette. Si sviluppano su pendenze medio‐alte. Può essere necessario l’attraversamento di tratti su neve, mentre sono esclusi tutti i percorsi su ghiacciaio.
ABILITA’ E COMPETENZE
Necessitano di ottima esperienza escursionistica, capacità di orientamento, conoscenza delle caratteristiche dell’ambiente montano, passo sicuro e assenza di vertigini, capacità valutative e decisionali nonché di preparazione fisica adeguata.
ATTREZZATURE
Richiedono equipaggiamento e attrezzatura adeguati all’itinerario programmato.

EEA = Escursionisti esperti con attrezzature
Per ferrata si intende un itinerario i cui tratti su roccia sono appositamente attrezzati con strutture metalliche: cavi, catene, scale, pediglie e staffe, che ne facilitano e consentono la progressione. Prevedono l’uso dei dispositivi di protezione individuali certificati secondo le normative vigenti (imbragatura, kit da ferrata e casco) e una adeguata preparazione tecnica. Sono segnalate alla partenza da apposita tabella e rispettano precisi criteri costruttivi e normativi.

Punti di interesse

Chiesa della Madonna delle Grazie

L’edificazione di questo tempio, avvenuta attorno al 1590, si deve al feudatario Giovanni de Raho. La chiesa, riportano le cronache, per motivi di stabilità fu ristrutturata già pochi anni dopo la fondazione e a più riprese nei secoli successivi. In particolare, l’originaria navata centrale fu affiancata dalle due laterali proprio per migliorarne la stabilità. Pochi sono gli elementi artistici ed architettonici originali. Novecenteschi sono il portico e i contrafforti. Nel 1720 un forte terremoto sconvolse Abruzzo e Molise. La chiesa parrocchiale di Santa Vittoria vergine e martire fu ridotta in rovina e la sede della parrocchia per cinque anni fu la chiesa extra moenia, che ospitò la pregiata statua cinquecentesca della santa, di fattura napoletana. La chiesa viene raggiunta tutti gli anni dai devoti poggesi il 25 marzo, in occasione della festa dell’Annunciazione. Oggetto di grande venerazione era ed è tutt’oggi la statua lignea di inizi Ottocento raffigurante la Madonna delle Grazie, recentemente restaurata, conservata nella chiesa parrocchiale.
Box curiosità: In varie località in corrispondenza della festa dell’Annunciazione si suggeriva di praticare un rito per la guarigione o la prevenzione dell’ernia. La declinazione locale del rito prevedeva per i ragazzi di raggiungere la chiesetta passando tra campi coperti dai rovi.

Mappa 3D

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 Poggio Sannita – Belmonte del Sannio

(km 8,59)

 

Itinerario 2

Partenza: Poggio Sannita
Arrivo: Belmonte del Sannio
Distanza: 8,59 chilometri
Tempo di percorrenza: 2 ore
Difficoltà: Turistico
Dislivello: +450 -300
58% asfalto – 14% carrarecce – 28% sterrate
Ciclabilità: Si
Periodo Consigliato:
Primavera, estate, autunno
File GPX: Download

EscursioniAsfaltoMountain bike
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Si segnala che i percorsi possono prevedere dei tratti in compresenza di traffico veicolare.

Fotografie

In evidenza

Il “Cammino delle Chiese Campestri” è un percorso outdoor di circa 90 chilometri che collega 9 centri storici e 15 piccole chiese sparse nel territorio di Agnone, Belmonte del Sannio, Capracotta, Castel del Giudice, Castelverrino, Civitanova del Sannio, Pescopennataro, Poggio Sannita e Sant’Angelo del Pesco.

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